VI - L'Innamorato

La carta dell'innamorato mostra un giovane su di un sentiero, fermo ad un incrocio con le braccia sul petto e a testa bassa, indeciso sulla direzione da prendere, sinistra o destra, dando ascolto alla donna che rappresenta la virtù, o a quella che rappresenta il vizio, la mollezza.
I suoi sentimenti non sono ancora chiari ed è sensibile alle tentazioni. Come uscire dall'impasse ?
Con la volontà e con l'amore.

La volontà si esercita praticando la virtù: tanto più evitiamo di sprecare energie nei piaceri materiali della vita, tanto più accumuliamo energie volitive, accumulate da Cupido che sta sopra la testa dell'innamorato, e nel momento della scelta, la freccia scagliata da Cupido avrà una forza propozionale all'energia accumulata con la virtù, dandoci la volontà di proseguire nella direzione intrapresa.

L'amore si esercita con l'altruismo, il servizio disinteressato, non volere unicamente il proprio beneficio ma il bene altrui. In oriente è chiamato Karma Yoga.

Come sintetizza bene Marco Ferrini, amore e volontà costituiscono la bhakti, l'Amore divino : "Nel caso in cui la volontà si armonizzi all'amore nella sua espressione di eccellenza, ovvero la bhakti, l'Amore divino, l'Amore per Creato, Creature e Creatore, si avrà une perfetta sinergia costruttiva-evolutiva che renderà ogni relazione colma di gioia e di duratura soddisfazione." (leggi post completo)

Psicologicamente rappresenta la scelta, il dubbio, tentazione morale, perplessità, indecisione, esitazione.

Annibale Caracci, Il vizio e la virtù, 1596

Da un punto di vista astrologico, l'innamorato è Ercole che, durante la sua prova di iniziazione, dopo essere stato a scuola dal maestro, il centauro Chirone, in un momento di solitudine gli appaiono due donne, la Virtù, che gli prospetta una vita di fatiche e prove da superare, che però conducevano al trionfo, e la Mollezza, che lo invitava a godere in pace la vita, limitando le ambizioni e assaporando le sue dolcezze.

 Chirone, pedagogo di Achille, insegna all'eroe l'uso della lira. Roma, affresco

Il cupido, ovvero l'arco e la freccia, è il simbolo del Saggitario ovvero del centauro Chirone, che ha una doppia natura, dalla vita in su umana, dalla vita in giù un cavallo e termina con la coda da scorpione. Uomo-cavallo di grande saggezza che domina la natura animale.

Fonti :
- Oswald Wirth, I Tatocchi, Ed.Mediterranee
- VOLONTA' E AMORE di Marco Ferrini

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