I Quattro Accordi


Secondo il pensiero di Don Miguel Ruiz, culturalmente affine allo spiritismo sciamanico centroamericano, i quattro accordi della tradizione tolteca sono:

1. Sii impeccabile con la parola.
Nel mondo soggettivo in cui viviamo, la parola produce la nostra realtà, quindi dovremmo usare sempre ed in ogni occasione le parole in modo attento e oculato, perché così come le parole creano, sono anche in grado di distruggere. Nella tradizione indiana, il cosmo è stato creato dalla parola Om emessa dal creatore Brahma. Dobbiamo emettere solo parole coerenti con il nostro pensiero, e non dovremmo mai scherzare con le parole, nemmeno per gioco si dovrebbero dire cose a cui non crediamo veramente e che, se avverate, sarebbero di grave danno.

2. Non prendere nulla in modo personale.
E' cattiva abitudine del nostro io egoico che, sentendosi importante e al centro del mondo, crede che tutto gli sia dovuto e che i commenti inappropriati o le critiche degli altri verso se stesso siano offensivi, quindi lo colpiscono e ferito, fanno nascere in lui sentimenti negativi di svalutazione, depressione, o all'opposto, di inimicizia, rabbia, rancore, odio.
In realtà nulla di quello che ci viene detto corrisponde a noi stessi, ma riguarda sempre la persona che lo ha pronunciato : noi quindi fungiamo da specchi per l'altra persona. Nulla di quello che ci viene detto dovrebbe suscitare in noi emozioni : è l'imperturbabilità del Buddha.

3. Non fare supposizioni.
Ovvero "non giudicare" : questa volta siamo noi che commettiamo l'errore di suppore qualcosa sugli altri senza conoscere tutti gli aspetti della persona. Nei paesi o negli ambienti chiusi è la proverbiale "maldicenza" (curioso che all'opposto la "bendicenza" sia piuttosto rara), "le voci che girano", "le voci di popolo". E' la fonte degli equivoci tra le persone, e quindi va evitata : se non si conosce bene un fatto, è sempre meglio chiedere che supporre!

4. Fai sempre del tuo meglio.
In ogni cosa che facciamo, non importa se grande o piccola, dobbiamo farla con il giusto impegno, per la gioia di farlo, operando in maniera disinteressata, è la filosofia della Bhagavad Gita ovvero del Karma Yoga, che non significa non chiedere nulla in cambio ma agire comunque, come se non ci fosse ricompensa.

Fonti:

Note:
(*) "Durante l'ultima parte del XX secolo, alcuni sciamani messicani (come Don Miguel Ruiz che afferma di essere un discendente diretto degli antichi Toltechi, o l'antropologo Carlos Castaneda), cominciarono a scrivere ed a insegnare ad un pubblico sempre più vasto ed internazionale, suscitando un rinnovato interesse verso i Toltechi"


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